Cimabue, 1268 Chiesa San Domenico, Arezzo è il maestro di Giotto |
Il Crocifisso prima di Giotto
Maestro Guglielmo, 1138 Sarzana Esempio di Cristo triumphans |
Giunta Pisano, 1250 Chiesa San Domenico a Bologna Primo Cristo patiens |
Il Crocifisso di Santa
Maria Novella è una delle croci sagomate (tempera e
oro su tavola, 578x406 cm) di Giotto, databile al 1290-1295 circa e conservato
nella navata centrale della Basilica di Santa Maria Novella a Firenze. Si tratta di una
delle prime opere note nel catalogo dell'artista, allora circa ventenne.
la navata,
in alto, sopra agli scalini che separano la chiesa inferiore da quella
superiore, si trova il Crocifisso di Giotto il quale, molto probabilmente, lo
dipinse tra il 1288 e il 1289.
Il
Crocifisso è adesso al centro della chiesa ed elevato in alto, quale vessillo
del Dio sovrano. Esso è ispirato alla scuola della spiritualità francescana del Cristo patiens che evidenzia il tema
della passione rispetto a quello della gloria e per questo i suoi colori sono
il nero, il bianco e il rosso, colori che rappresentano la morte, la pura
innocenza, il sangue e, appunto, la passione. È l'immagine del corpo di Cristo
colto nell'istante dell'abbandono della vita simboleggiata dal sangue che
sgorga dalle sue membra, della materia privata dell'anima ma comunque esaltata dall'incarnazione divina
e, quindi, destinata alla resurrezione.
Rispetto
all'opera di Cimabue, il crocifisso di Giotto presenta maggiori caratteristiche
di plasticità delle forme donando un aspetto fortemente naturalistico: le linee
si presentano con meno contrasto, le figure assumono posizioni più naturali.
Giotto si
distacca quindi dallo schema stilistico bizantino, e l'aspetto di naturalità e
realtà della figura ha l'obiettivo di avvicinare il fedele alla figura del
Cristo che diviene non più una figura carica di misticità ma reale.
Giotto,
dipinge quindi un uomo, un essere umano comune esistito realmente.
Nonostante
l'innovativa raffigurazione del Cristo, quest'ultimo continua ad avere la
posizione tipica dello schema bizantino con il corpo a serpentina, così anche
l'espressione del volto.
La base del
crocifisso sembra come conficcata in un tumulo di terra. Questo elementi si
distacca dello stile bizantino e appare invece più naturalistico.
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