Santa Maria Novella ha una struttura a croce latina
commissa, anche detta croce a T. È lunga 90,20 metri e larga 28,20 metri (61,54 m nel transetto). È suddivisa
in tre navate con 6 grandi campate che vanno a rimpicciolirsi verso l’altare (15 m verso la facciata contro
gli 11,50 m
all’altare). Il soffitto è costituito da volte a crociera a costoloni, con
archi a sesto acuto. Questi ultimi sono decorati da pitture parietali bicrome
bianco-verdi, sostenute da pilastri polistili, cioè a versione mista. Anticamente, per separare il presbiterio
esisteva un grande tramezzo, ma venne demolito tra il 1565 e il 1571, quando vi
lavorò Vasari su commissione di Cosimo I il Grande.
Il pavimento ospitava numerose lapidi, che vennero
selezionate durante il restauro del 1857-1861. Molte di esse vennero inserite
tra i pilastri laterali. Nell’Ottocento venne ricostruito l’altare centrale in
stile neogotico, e vennero anche ricomposti le finestre e gli altari laterali.
In fondo alla navata è stato collocato il Crocifisso di
Giotto, dove approssimativamente si trovava nel 1421.
Le vetrate furono eseguite tra il XIV e il XV secolo. Le più
importanti raffigurano la Madonna
con Bambino, San Giovanni e San Filippo, tutte su disegno di Filippino Lippi e
poste nella cappella Strozzi. La vetrata del rosone raffigura l’ incoronazione
della Vergine con schiere d’angeli danzanti.
Ha uno stile romanico
all'esterno con i marmi bianchi e verdi con disegni geometrici ed uno stile
gotico al suo interno.
La bellissima facciata fu ripresa nella metà del XV secolo da Leon Battista Alberti su commissione del mercante Bernardo Ruccellai. Egli era un ricco signore fiorentino e presentò il progetto all’ Alberti per esaltare la propria famiglia e salvarsi dalla grazia divina, infatti fece incidere il nome del padre sulla facciata.
La bellissima facciata fu ripresa nella metà del XV secolo da Leon Battista Alberti su commissione del mercante Bernardo Ruccellai. Egli era un ricco signore fiorentino e presentò il progetto all’ Alberti per esaltare la propria famiglia e salvarsi dalla grazia divina, infatti fece incidere il nome del padre sulla facciata.
ARCHITETTURA ESTERNA.
La facciata marmorea
di Santa Maria Novella è fra le opere più importanti del Rinascimento fiorentino, anche se fu iniziata
in periodi precedenti e completata definitivamente nel 1920.
Attorno al grande
oculo Alberti installò, in posizione sfasata, un grande rettangolo tripartito,
legato da rapporti geometrici di multipli e sottomultipli con il resto degli
elementi della facciata. Sopra, un timpano con al centro il volto di
Gesù Bambino inserito nel disco solare fiammeggiante, emblema del Quartiere di
Santa Maria Novella. Le due volute capovolte ai lati hanno funzione di raccordo con
la parte inferiore e mascherano il dislivello tra la navata centrale e quelle
laterali, notevolmente più basse.
La voluta di destra
fu rivestita di marmi solo nel 1920. Sull'architrave superiore campeggia una scritta che
ricorda il benefattore e un simbolico anno di completamento, il 1470: “IOHANES
ORICELLARIUS PAV F AN SAL MCCCCLXX” che significa “Giovanni Rucellai,figlio di
Paolo, anno 1470”.
TRA ROMANICO E GOTICO
Il Gotico, per
convenzione, inizia a metà XII secolo; in alcune zone dura anche oltre il XVI
secolo. Questo stile si esprime soprattutto con un’ architettura costituita da
elementi specifici, come per esempio la volta a crociera ad arco acuto su
campate solitamente rettangolari, i costoloni o nervature che reggono la vela,
gli archi rampanti innestati su contrafforti, l'uso di pilastri a fascio. La
vera architettura gotica nasce in Francia ma quello in Italia si differenzia da
quello francese perché è contaminato dalla architettura romanica. Lo stile Gotico
fu seguito da molti paesi come per esempio in Germania e in Inghilterra. In
Italia però non vennero accolte soprattutto l'innovazione tecnica e l'utilizzo
di strutture alte, come nelle cattedrali francesi.
Infatti, qui, è preferito il metodo di costruzione consolidato nel periodo romanico.
Si ebbe quindi in Italia un compromesso tra Romanico e Gotico, senza eccessivi
slanci in altezza e riduzioni scheletriche delle masse murarie.
La maggior parte
delle chiese vennero costruite nell’epoca romanica e le uniche in stile Gotico
sono quelle costruite su ordine dei francescani e dei domenicani. I due esempi
principali sono: la chiesa di Santa Maria Novella e di Santa Croce.
L’architettura
della chiesa di Santa Maria Novella è caratterizzata sia da tratti Gotici che
Romani. Infatti, lo stile Gotico viene riconosciuto grazie all’imponenza e
all’altezza della chiesa. A differenza, si può riconoscere quello Romano perché
vengono utilizzate varie tipologie di pietra.
Notre-Dame de Paris, il Gotico francese |
Milano, il Gotico in Italia |
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