Masaccio: La Trinità




Autoritratto
Masaccio
Masaccio(Castel San Giovanni, 21 dicembre 1401  Roma, estate 1428).
Fu uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze,  rinnovando la pittura secondo una visione rigorosa, che rifiutava gli eccessi decorativi dello stile allora dominante, il gotico internazionale.





Opere principali
1.      Sant'Anna con la Madonna il bambino e angeli, 1424-1425, Uffizi
2.      Polittico di Pisa, 1426, (smembrato)


3.      Madonna dell'Umiltà, 1424-1425, National Gallery of Art, Washington
Madonna dell'Umiltà

4.      Affreschi della cappella Brancacci, 1424-1428, Chiesa di S. Maria del Carmine (FI)



 La trinità
La Trinità è un affresco di Masaccio, conservato nella terza campata della navata sinistra della basilica di Santa Maria Novella a Firenze. L'affresco è stato dipinto nel 1427-28, poco prima della partenza per Roma. Si trova nella parete della terza campata, nella navata sinistra.
E' probabilmente, l'ultima opera di Masaccio e rappresenta uno dei massimi capolavori del Rinascimento e quasi un manifesto della nuova pittura. In essa si trovano tutti i principali contenuti della cultura umanistica e offre una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura.
La composizone è originalissima e solenne, impostata sulle forme architettoniche in scorcio prospettico. E' anche il più antico esempio di pittura parietale a sfondi architettonici. L'illusionismo è perfetto, la pittura dà il senso dello spazio come se si aprisse una nicchia nella parete della navata.
Su più livelli i profondità abbiamo i committenti, la Madonna con San Giovanni, il Cristo, la colomba/Spirito Santo e Dio Padre. Una volta a botte a cassettoni domina la scena  dandole una splendida prospettiva.
Sarà la fonte d'ispirazione più diretta per i monumenti funerari con arco trionfale e pilastri che saranno realizzati da Antonio Rossellino e Desiderio da Settignano nella Chiesa di Santa croce a Firenze.







Schema prospettico della Trinità




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